Il primo album di Giuseppe Dolce, autoprodotto nel 2013. Contiene nove canzoni che qui vengono elencate e descritte brevemente. Cliccando sul titolo, si può ascoltare la canzone dal canale youtube Giuseppe G Dolce.
1. Domenico (per Domenico D’Orazio)
Marco Iannarilli: tastiera MIDI (Cello 2, Wide Sea pad), percussioni MIDI
Giuseppe Dolce: chitarra e voce
tecnico del suono e direzione artistica: Marco Iannarilli
Parole e musica: Giuseppe Dolce
La canzone da cui tutto è ricominciato, dopo un silenzio creativo di oltre vent’anni. Scritta per uno spettacolo di Domenico D’Orazio, Nato il 22 febbraio, andato in scena nel 2012, Domenico è un ritratto in musica di un uomo, prima ancora che di un personaggio. Una via che ha unito musica e teatro. Un buco in un muro da cui sono uscite fuori decine di altre canzoni.
2. una ritmo dell’82
Marco Iannarilli: batteria MIDI, tastiera MIDI, basso elettrico
Giuseppe Dolce: chitarra e voce
tecnico del suono e direzione artistica: Marco Iannarilli
Parole e musica: Giuseppe Dolce
Una delle poche canzoni composte negli anni Novanta che sono sopravvissute intatte nella mia memoria. Il riposo nel cassetto non credo gli abbia nuociuto. La Fiat Ritmo oggi esiste solo in qualche filmato pubblicitario o tecnico su Youtube, ma il senso della canzone resta chiaro. Credo che funzionerebbe anche se parlasse del Modello T della Ford, quello usato da Stanlio e Ollio nelle comiche di primo Novecento.
3. Sconosciuti
Marco Iannarilli: batteria MIDI, pianoforte MIDI, basso elettrico
Giuseppe Dolce: chitarra e voce
tecnico del suono e direzione artistica: Marco Iannarilli
Parole e musica: Giuseppe Dolce
La canzone ha un’atmosfera soft jazz ed è ispirata a Never Talk to Strangers di Tom Waits, contenuta nell’album Foreign Affairs (1977) e cantata dall’autore insieme a Bette Midler. I due brani sono molto diversi e forse nessuno si accorgerebbe dell’ispirazione, ma c’è. Canzone narrativa che racconta un pomeriggio e la relazione tra persone e mezzi di trasporto.
5. Il re delle mezze misure
Marco Iannarilli: batteria MIDI, organo Hammond MIDI, basso elettrico
Giuseppe Dolce: chitarra e voce
tecnico del suono e direzione artistica: Marco Iannarilli
Parole e musica: Giuseppe Dolce
Un blues che disegna un personaggio, un modo di essere. Si parla d’amore, ma anche di cose come il lavoro, i debiti, i saldi. Anche questa è una canzone antica. Vi si cita un aereo supersonico, il Concorde, che ormai non vola più: consumava troppo.
4. Il Capitano (in memoria di Agostino Di Bartolomei)
Marco Iannarilli: batteria MIDI, tastiera MIDI (pianoforte), basso elettrico
Giuseppe Dolce: chitarra e voce
tecnico del suono e direzione artistica: Marco Iannarilli
Parole e musica: Giuseppe Dolce
Dedicata al Capitano della Roma, cui si ispirò anche Paolo Sorrentino per il suo primo leggendario film L’uomo in più (2001). La seconda canzone scritta per lo spettacolo di Domenico D’Orazio, Nato il 22 febbraio.
6. Pazzo per la realtà
Marco Iannarilli: batteria MIDI, organo Hammond MIDI, basso elettrico
Giuseppe Dolce: chitarra e voce
tecnico del suono e direzione artistica: Marco Iannarilli
Parole e musica: Giuseppe Dolce
Una specie di rock’n’roll che esalta l’amore carnale, vegetale, in presenza. Canzone scanzonata e divertente, almeno nelle intenzioni.
7. Film noir
Marco Iannarilli: batteria MIDI, pianoforte MIDI, schiocco di dita e basso elettrico
Giuseppe Dolce: chitarra e voce
tecnico del suono e direzione artistica: Marco Iannarilli
Parole e musica: Giuseppe Dolce
Il brano più antico dell’album. Risale alla metà degli anni Ottanta. Il testo originale era più esplicito, ricordava Via Broletto di Sergio Endrigo. Rimane l’atmosfera che ricorda i romanzi di James M. Cain, i fumosi locali americani anni ’50 con i loro eccezionali contrabbassisti.
8. Vitamara
Marco Iannarilli: batteria e percussioni MIDI, tastiera MIDI, basso elettrico
Giuseppe Dolce: chitarra e voce
tecnico del suono e direzione artistica: Marco Iannarilli
Parole e musica: Giuseppe Dolce
Il brano fu scritto in fretta e furia. Avevo deciso che il titolo dell’album doveva essere Vitamara, ma non avevo una canzone con questo titolo. Paradossalmente, mi sembra una canzone meditata, pensosa, con qualche lampo di poesia.
9. Collezioni
Marco Iannarilli: batteria MIDI, tastiera MIDI, basso elettrico
Giuseppe Dolce: chitarra e voce
tecnico del suono e direzione artistica: Marco Iannarilli
Parole e musica: Giuseppe Dolce
Il testo può sembrare poco chiaro, ma se avete fatto di recente un trasloco e perciò avete perso qualche oggetto caro, allora capirete il testo senza problemi. Per anni ho avuto in testa un frammento di melodia – mi fa diesis sol – che stava lì, isolato, inutile, in un angolino della mia mente. Un giorno, attorno a questo frammento, ho costruito Collezioni.